sabato 29 gennaio 2011

Diario di una Nerd

(Altro esercizio del corso)

Oggi sono riuscita a parlare con Fabrizio! Non è andata proprio come pensavo. Io speravo in un incontro simile a quello di Zagato e Emeraude in Rayearth. Con Fabrizio che mi abbracciava teneramente sotto i ciliegi in fiore. Sara appena le ho detto questa mia fantasia mi ha riso in faccia. Non capisce l'amore true, come quello in Sailor Moon, nonostante la traduzione penosa. Il mio odio verso i traduttori mediaset non può essere descritto con parole, almeno non in italiano. Ma cosa ne vuole capire Sara? Lei che si definisce Anime Girl solo perché segue Naruto subbato! Naruto l'anime più commerciale di sempre. Tutto combattimenti e ragazze svestite. Dove sono i sentimenti? L'amore, l'amicizia, ecc... sempre in secondo piano rispetto alle loro noiose tecniche Ninja. Ho provato a far vedere cose migliori a Sara. L'unico manga che sembra aver apprezzato è Death Note. Probabilmente perché ha visto l'anime, per carità carino ma tutti sanno che la versione Manga gli è superiore! Non so forse pretendo troppo da lei, in fondo ognuno ha i suoi limiti e poi Sara in altri campi se la cava benissimo. Per esempio devo ammettere che con gli uomini ci sa fare, anche troppo. I suoi consigli per approcciare Fabrizio sono utili, magari un po' supponenti. Tipo quella volta che mi ha detto: ”Maria (ha questo vizio di chiamarmi così!) se non provi neanche a parlarci, mi sembra difficile che ti noti.” Umpf! Ragazza di poca fede, l'amore può tutto! Come in Shōjo kakumei Utena, che storia stupenda! Al solo pensiero mi commuovo! Comunque un pò per provare, un pò per farla contenta, oggi mi sono seduta in mensa vicino a lui. C'ho messo cinque minuti prima di avere il coraggio di alzare lo sguardo dal piatto. Stava messaggiando col cellulare, era bellissimo! Un incrocio tra Ken Watanabe e il ritratto di un antico Shogun del periodo Edo. Fiero ma gentile, giusto ma spietato contro i nemici. Dopo un pò gli ho chiesto che indirizzo frequenta, domanda banale, ma misteriosamente come molte banalità di Sara sembra funzionare. Abbiamo parlottato per un pò, sciocchezze tipo gli studi, i corsi più difficili, ecc... tutte cose che già sapevo benissimo, ma sentirle dire da lui... ero in paradiso! Ormai stavo per presentarmi col mio vero nome Rei (non quella cafoneria di Maria). Quando, linguaccia mia, non mi è scappato: “L'hai visto l'ultimo episodio di Erinto no Gato?” E lui: “No! Che è na specie de gatto?” Mi è crollato il mondo addosso! L'amore della mia vita che parla come il peggio coatto di Roma! Mi sentivo male, me ne sono andata senza neanche salutarlo, lasciando il pranzo a metà. Son tornata a casa e per consolarmi volevo vedere gli ultimi episodi dei sette anime che sto seguendo ultimamente. Quando ho avuto l'illuminazione, non cominciano così tutte le grandi storie d'amore? I due amati si fraintendono e litigano, poi puntata dopo puntata si riavvicinano fino a cadere l'una/o nelle braccia dell'altro/a (dipende dal sesso dei protagonisti). Purtroppo non abbiamo litigato ma c'è sempre tempo per quello. Sono sicura che con la forza del mio amore riuscirò a conquistarlo, magari lo convincerò anche a smettere di parlare con quell'accento coatto. L'amore può tutto! Chissà se Youtube ha finito di caricare l'ultimo episodio di Erinto no Gato, meglio controllare.

domenica 23 gennaio 2011

The dreAm Team

(Cazzata nata da un esercizio del corso)

«Dieci anni fa alcuni dei migliori attori del mondo vennero condannati ingiustamente dalla critica cinematografica. Evasi da una clinica di massima sicurezza, si rifugiarono a Roma vivendo in clandestinità. Sono tuttora criticati, ma se avete un film che nessuno vuole recitare - e se riuscite a trovarli - forse potrete ingaggiare il famoso dreAm-Team.»


Tattaratà tatatà Tututututu tututu


Ospite Speciale: Pierpaolo Pasolini, nel ruolo del Tizio Intellettuale Cagacazzo (d'ora in poi TIC)







Interno. I nostri eroi si trovano al bar in attesa del prossimo incarico.
Vittorio: Un'altra mattina passata al bar ad oziare.
Robert: Gas ma quando avremo un nuovo lavoro?
Vittorio: Pazienza mio giovane amico, quando meno te lo aspetti saremo a Cinecittà a girare Er Monnezza il caso Arcore è tuo.
Al: Bravo capo diglielo a questo!
Robert: Dici a me!? No dico, dici a me!?
Al: Calmo Roby a te daranno la parte di Bombolo!
Robert: Ti ho detto mille volte con me non ci devi parlare, scemo!
Al: E che fai sennò?
Robert si avvicina ad Al per picchiarlo.
Totò indicando fuori: Poffarbacco! Ma sbaglio o quello è Dustin Hoffmann?
Al/Robert: DOVE?
Escono fuori dal bar per controllare.
Vittorio: Se non ci fosse lei Principe...
Totò: A volte, anche un cretino ha un'idea.
Entra TIC nel bar
Vittorio: Salve TIC, porti buone nuove?
TIC: Non in questa italia moderna, industrializzata, consumatrice. Le radici contadine non hanno più spazio costrette a sparire sotto i colpi del nuovo.
Totò: Bastava un no.
TIC: Tutto ciò pone problemi alla figura dell'intellettuale post moderno. Come denunciare questi mali inenarrabili, può forse la cultura qualcosa contro la società consumista?
Totò rivolto al barista: Ci faccia il piacere, non gli chieda se vuole il caffè.
Al e Robert rientrano.
Robert a Totò: Non l'ho mica visto Dustin, sicuro di averlo visto?
Totò: Eppure mi sembrava d'averlo visto, roberto.
Robert: Robert, Robert De Niro.
Totò: E io che ho detto, roberto di si-co!
Robert: Robert De Niro! Non Roberto Ti Si-Co!
Totò mettendo una mano sulla spalla di Robert: Riguardati ragazzo.
Robert: Dici? Ti sembro giù di tono?
Totò: Cognomen omen.
Al se la ride.
Robert: Dovete smetterla di sfottermi tutto il giorno! Diglielo pure te Gas!
Vittorio: Calma lor signori, Robert mi sembra in ottime condizioni come il suo cognome.
Robert annuisce soddisfatto.
Squilla il telefono.
Risponde Vittorio: Pronto? Si? Certo! Subito! Quindici minuti e siamo lì!
Vittorio tornando al bancone dove sono gli altri: Siamo stati arruolati per un film, un capolavoro annunciato.
Totò: Una commedia in cui io interpreto la parte principe e voi le comparse?
TIC: Un film che tramite la potente metafora di un attaccapanni vuoto, inquadrato in un piano sequenza lungo 75 minuti, spiega il malessere del mondo occidentale?
Robert: Un poliziesco in cui io faccio l'ispettore e Al il criminale? E magari gli sparo pure?
Al: Un film violentissimo in cui io sono un super criminale con le palle e Robert l'infame che muore subito?
Vittorio: Meglio!
Tutti si zittiscono.
Vittorio: Una commedia romantica per giovini, in cui io interpreto il protagonista, voi gli amici nerd morti di figa!
Gli Amici Nerd Morti di Figa: Ma ci faccia il piacere!

domenica 16 gennaio 2011

Lettera D'amore

Ciao. Ecco, io sono Elisa, quella che vedi tutti i sabato sera. In discoteca. Forse non ti ricordi bene. Ci siamo conosciuti tramite Luigi. Io sono quella ragazza bionda. Quella che quella sera magica, ha battuto Dante a chi reggeva meglio la vodka. Gran soddisfazione battere quel finto etero. Comunque ti chiederai perché ti scriva, insomma ci vediamo ogni sabato. La cosa è un po' complicata, ecco ti osservo spesso. Detta così sembro una maniaca, ma ecco ti vedo. Quando gli altri non connettono più, te esci dalla sala e fumi i tuoi toscanelli. Fissando le stelle per cinque minuti buoni. Ecco io fisso te, chissà che pensi? Io ti penso. O quando Giovanni se l'era presa con quel moccioso delle superiori. Te sei stato l'unico a sapere quando era il momento giusto di fermarsi. Insomma sei sensibile, anch'io. Magari non sembra data la mia propensione al rutto libero, ma a modo mio lo sono. Ti ricordi quella volta che la Carla stava male di brutto? Io e te l'abbiamo aiutata. Ci siamo sfiorati per un attimo le mani, mentre l'aiutavamo a reggersi in piedi. Non l'avrai visto ma sono arrossita. Vabbé penso che ormai l'avrai capito, nonostante il capoccione che ti ritrovi. Ecco spero solo che mi risponderai.

Elisa

P.s. Ho sbroccato? Ho cambiato sesso? No è solo un esercizio per il corso di sceneggiatura. La lettera è piena di errori per coerenza col personaggio. O è solo una scusa per non ricontrollarla? Fate voi :D