lunedì 23 maggio 2011

Imprigionato

(Son tornato, nessuno sentiva la mia mancanza?)

Giorno Uno

Mi chiamo Matteo Da Petralci e sono un mercenario. Scrivo questo diario per ingannarre il tempo. Chiedo scusa alle studiose dissidenti che potessero leggermi, per li errori di scrittura. Io son solo un pover'omo che ha imparato a scrivere per lencare i bottini della mia compagnia: li Eccelsi Uccisori di Magi. Ed è proprio per colpa loro che mi trovo qui prigioniero. Non colpa loro diretta ma c'entrano. Due giorni fa ci trovavamo nel pieno delle terre contese da impero e Dissidenza. Dato che li maledetti imperiali, che il padre nero li divori, usano li magi per spaventare le pie truppe del Duca Nano, lo Duca ci ha assoldati per combattere la stregoneria con il foco. Stavamo cercando di avvicinarci ad una fortezza controllata da magi. Io ero in avanscoperta solo come sempre, nonostante dica sempre allo capitano di voler un fratello di spada co me. Cercavo co il mio occhio vigile trappole fatte di diabolica magia. Ne avevo appena trovata una, un sasso sospeso leggermente in aria, di sicuro magia. Avvicinatomi cautamente in cerca di altri indizi son caduto io nella trappola. Dal nulla un braccio vigoroso mia sollevato. Mi son risvegliato qui in una stanza chiusa con l'esterno, a parte una feritoia e una porta che danno su un'altra stanza. La feritoia è troppo in alto per raggiungerla ma la porta è aperta. Il problema è cosa c'è nell'altra stanza: Un dannato demone! Ho sparato col mio fido fucile più e più volte contro di esso, gli avessi fatto anche solo un graffio! Forse è una ilusione ma i denti aguzzi della creatura non mi aiutano a convincermi. Per di più non chiude mai la bocca quell'attrezzo dell'abisso!

Giorno Due

Il demone ha passato una lunghissima giornata a rassicurarmi che è confinato nella sua stanza e che nella mia c'è acqua e cibo per una settimana, oltre a un letto e uno scritoio coi fogli sui quali sto scrivendo sto diario. Infine mi ha detto annoiato, probabilmente i suoi padroni son soliti utilizarlo pe codesto compito, che questa è la vendetta del grande colegio magico di non ho capito che. Se riuscirò ad uscire da questa trappola mettero a tacere le voci che dicono i demoni esser terribili e silenziosi. Lo esemplare qui è logoroico e sta sempre a far sarcasmo. Credo che li magi per farsi servire dalli demoni, promettino di ascoltarli e forse perfino di rispondergli, talvolta. Poca fa la creatura si è lasciata sfuggire (volutamente) che i suoi padroni, pe divertirsi, hanno lasciato una via di fuga. Ai magi piace sembrare giusti e saggi, questo è il loro più grave difetto! Dopo aver esaminato la stanza più volte e non aver trovato passagi segreti, sono sicuro che la via di fuga sia la feritoia. Questa permette di passare ad una asse di legno, marcio probabilmente, che sembra portare oltre la stanza del demone. Maledetti siano quelle teste piene di (censura)!!!

Giorno Tre

Mi son deciso, provo a scappare. Certo potrebbe essere una trappola ma le uniche alternative sono morir di sete o affrontare il mostro. La mia più grossa amarezza però è una sola, dover lasciare qua tutta la mia robba. La mia corazza resistente alla magia, presa in prestito (ne son sicuro) da un gentil corazziere imperiale. Il mio spadone che ho portato co me in tante battaglie. E il mio lanciafoco nanico, che ha dato la morte a tanti dannati magi! Confesso che il mio nobile cuore di soldato piange a separarsi da codesti ogetti (per davvero , non la finiva più). Mi rimangono solo il mio moschetto e la punta uncinata della mia picca che ho usato, insieme a una corda fatta co le lenzuola del letto, per arrivare alla feritoia. Spero che l'asse di legno regga il mio peso (n.b. Matteo pesa parecchio). Ce l'ho fatta! Invero è stata un'impresa degna di una saga (modesto come sempre)! Dopo l'arrampicata ho camminato con agilità sull'asse. Tengo a precisare che il piscio presente a metà della stanza non è certo dovuto a mancanza de coragio, bensì a un mio gesto di sprezzo verso lo demone, non importa cosa affermerà quest'ultimo (ricorderò a lungo il suo coraggio mentre gli mostravo la perfezione dei miei denti affilati). Adesso che sono al sicuro lascio qui questo diario come memento dello fallimento dei miei nemici, sperando che lo demone non lo modifichi per suoi diabolici fini (nessuna modifica solo qualche aggiunta per dovere di cronaca). Chiunque tu sia mio nemico, sappi mentre leggi codesto diario che la tua vita ha le ore contate!

Nota di fine missione: Il soggetto ha mangiato e bevuto quanto fornitogli. Probabilmente il contagio avverrà in tre, massimo quattro giorni.