domenica 4 marzo 2012

La presa del potere

Chiusi nelle loro torri d'avorio guardano schermi e premono bottoni. Terribili e silenziosi muovono i loro burattini regolarmente eletti. Si credono al di sopra di tutto, inarrivabili come le nuvole in cielo. No, noi ci arriveremo, scaleremo la torre del potere e sfonderemo le porte dell'ignoranza e li guarderemo in faccia, dritto negli occhi. Ed a quel punto noi gli strapperemo le maschere e vedremo cosa c'è sotto. Affonderemo le nostre dita nelle loro corrotte carni e strapperemo per vedere, per capire. L'ipocrisia, la menzogna, l'ingiustizia e la fame e che altro troveremo? Troveremo...

Luigino vieni giù che è pronta a cena!

Si Mamma!

lunedì 27 febbraio 2012

Fedeli alla Linea

Seguito di Blitzkrieg


"Ho bisogno del tuo aiuto!"
"Vero."
Fabio guardava la macchina che aveva di fronte. Grande come due uomini, armata pesantemente e dotata di una corazza impenetrabile. Fissò quella che era la cosa più vicina a degli occhi, l'obiettivo della telecamera. Mentre lui perdeva tempo per trovare le parole il robot probabilmente lo aveva già analizzato, più e più volte. Poteva solo dirgli la verità.
“Ho trovato questo.”
Porse ai sensori del corazziere un brandello di tessuto intriso di sangue secco.
“Sangue di tipo B, appartiene ad un maschio caucasico, altri dati non trovati. Allora?”
“E' stato trovato dove si è svolta l'ultima guerra.”
“Capisco. Dove le bande nere sono state sconfitte. Fatto increscioso. Non sarebbe successo se...”
Fabio spazientito lo interruppe.
“Non me ne frega niente dei tuoi deliri macchina, quest'abito apparteneva ad un civile!”
“Calmati. Sarebbe molto grave se fosse Vero. Prove?”
“Solo una testimonianza facilmente smontabile, per questo ho bisogno del vostro aiuto.”
Nessuna risposta, un robot risponde immediatamente, la cosa era molto preoccupante.
Fabio sentiva il vento che lo pungeva, si trovavano al porto di notte. Un luogo ideale aveva pensato. Dentro di lui cresceva il panico, doveva scappare prima che la macchina lo arrestasse o lo uccidesse. Studiò attentamente il posto, alla sua destra c'erano dei cargo da poco scaricati, poteva ripararsi lì. No, era impossibile scappare da così vicino. Fece l'unica cosa che poteva fare:
“Rispondimi macchina! ADE schifosa!”
“Attendere. Sto elaborando.”
Fabio andò verso il cargo e ci si appoggiò. Forse la macchina stava pensando sul serio di aiutarlo.
Doveva essere così, solo i corazzieri avevano sufficiente potere per poter indagare e cosa ancora più importante: Solo delle macchine create per difendere la costituzione potevano aiutarlo senza secondi fini.
“Elaborazione completata. Avvicinati giudice.”
“Cosa hai deciso?”
E se si fosse immischiato in qualche affare del Servizio Segreto? E se Loro avessero bypassato la macchina? Fabio tremava.
“Fai bene ad avere paura. Quello che mi hai detto è gravissimo. Proprio per questo dopo un attento esame della Costituzione ho preso la decisione di aiutarti.”
“Grazie corazziere, ti sono debitore.”
Il giudice si rilassò, con le macchine dalla sua non era più un impresa impossibile. Poteva arrivare alla verità.
“C'è un però. Devi aiutarmi. Ti sorprenderà umano ma anche noi macchine siamo divisi. In due fazioni. Io faccio parte della fazione che crede che l'Italia ha bisogno di un rinascimento ideologico.”
Fabio rise poco stupito.
“Anche voi macchine vi siete fatti coinvolgere nei guelfi e nei ghibellini? Eppure voi che siete pura logica dovreste capire che è solo un videogioco!”
“Non esattamente. Ci chiamiamo R.C. B. Rete Costituzionalista Berlinguer.”
“Ma siete pazzi!? Il Comunismo oggi?!”
“Falso. Non vogliamo il comunismo Fabio. Vogliamo ridare un'alternativa. Riaccendere un fuoco sopito. Per usare una metafora umana.”
“E volete che vi aiuti?”
“Vero. Abbiamo bisogno di avere contatti tra gli umani. Voi giudici ci sembrate i più adatti.”
La cosa era talmente assurda che Fabio non sapeva se ridere o disperarsi. Nel dubbio disse la prima cosa che gli venne in mente.
“State tradendo la costituzione!”
Falso. Dopo molte analisi siamo giunti alla conclusione che questo è il miglior modo di difendere la Costituzione.”
“Ma porca Banca Centrale! Io sono venuto qui per chiedere il tuo aiuto in un'indagine e te ne esci con questo!”
Un suono stridulo a intervalli regolari gli rispose. Doveva essere una risata.
“Mi sembra uno scambio equo. Aiutaci Fabio e noi aiuteremo te.”
Il giudice osservò di nuovo la macchina. Forse era giusto così, che delle macchine programmate per difendere la repubblica salvassero la stessa repubblica. Scelse di crederci, almeno per il momento.
“Dicono che voi macchine siete diverse da noi, eppure io adesso ho di fronte il solito paraculo italiano.”
Tese la mano, la macchina capì e gli strinse il palmo con il suo arto metallico.

martedì 3 gennaio 2012

ÜbErfUtUrO

Bip.
Un anziano signore cammina per la strada, forse per tornare a casa. Non ci tornerà.
"Salve vecchio!"
L'anziano affretta il passo.
Bang!
"Ho detto salve e non sto scherzando"
Anf anf.
"Ccosa vuuoi?"
Anf anf.
"Che domande vecchio! Alzare il prodotto interno lordo!"
Mi fissa attonito.
"Bravo hai capito."
Bip.
"Ti leggo brevemente il nostro manifesto: Noi vogliamo sopra di tutto tre cose: Libertà, Progresso e Violenza."
Bip.
"Ti risparmio i dettagli vecchio, che ne dici di crepare e basta?"
“Asspetta io lo so chi siete e vvvi risppetto molto!”
Click.
“Bene, mi piaci vecchio, muori e pensa al lavoro che creerai, agli introiti, alle spese inutili che cancellerai! Sei come la cazzo di pecora di Abramo! Hai l'onore di essere sacrificato per l'unico Dio che conti!”
“Ffermo!!!”
Smile.
“Ricomincerò a lavorare, sarò produttivo!”
BANG!
“E' troppo tardi.”

Quest'AudioVentura vi è stata narrata dall'amichevole Capitan Profitto di quartiere! Che vi ricorda le tre parole: Libertà, Progresso e Violenza!
Buone Indagini!!!
Bip.