martedì 26 gennaio 2010

La prima cosa bella


Andatelo a vedere.
Volendo potrei pure finire qua, però pare brutto, quindi procediamo. Non vi racconto la trama perché dovete vedervelo, vi basti sapere che è la storia di una famiglia livornese dal 1971 ad oggi (a voler essere precisini al 2009 ma fate finta di niente). La regia e il montaggio sono ottimi, i flashback sono tutti messi al posto giusto favorendo l’immersione nel film e il finale è in un certo senso liberatorio dopo tutti gli avvenimenti del film. La sceneggiatura è poi un piccolo gioiello a mio scrauso parere, tutti i personaggi sono delineati bene senza essere ridondanti, certo forse alcuni passaggi sono un po’ scontati se vogliamo andare proprio a vedere, però tutti funzionali ed inseriti perfettamente rendendo poi il lavoro complessivo ottimo, molto piacevole è il modo in cui viene raccontata la vicenda, i personaggi ne subiscono molte durante il film ma l’atmosfera non si fa mai troppo pesante, pur restando che ci molte scene potenzialmente commoventi, questo modo di raccontare secondo me è cucito addosso ai personaggi, creando un’ottima alchimia. Che dire degli attori? Tutti bravi, in particolare il triangolo ad otto lati (aspettate a leggere prima di pensare che è una cazzata) che regge il film, la madre ramazzotti/sandrelli, mastrandea, pandolfi e i loro corrispettivi da bambini/ragazzi (adesso potete pensarlo). Cazzata finale, ma quanto sembra dottor house in certe scene Mastrandrea? Gli manca solo il bastone!



Ps presto la seconda parte del processo

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