venerdì 14 maggio 2010

Dialogo tra un Pazzo e un Santo

Questo è un'assurdo dialogo che ho pensato in un momento di cazzeggio, adesso che vi ho avvisati non lamentatevi dopo eh?:D

Entra un uomo sulla quarantina, lunghi capelli raccolti in una coda, fanno contrasto con una fronte stempiata, aspetto trasandato, indossa una maglietta dei Metallica.
-Buonasera sò Beppe, satanista, si avete capito bene, satanista.
Alza la mano facendo il gesto delle corna e urla.
-Viva Satana!
Sorride con aria beffarda.
-Direte so un pazzo assassino di quelli che si sentono in tv? No, son contro la violenza, almeno ci provo, però certe volte le mani mi prudono. Ho quarantadue anni e non sono riuscito a realizzare i miei sogni da giovane.
Guarda un attimo per terra, per nascondere un’emozione.
-Adesso sono un precario senza speranze, non andrò mai in pensione. Non ciò futuro, si lo so , ormai ve siete fatti du cojoni grossi così sul precariato e compagnia, tra di voi pensate ‘la solita menata su sindacati inefficienti, stato cattivo, ecc…’ insomma roba da comunista.
Si siede e incrocia le gambe.
-Figuratevi che io ci credevo pure in ste cose, ma oggi che è rimasto? Solo retorica vuota, ve lo dico io cosa bisognerebbe fare, ammazzarla sta retorica! Sapete che vi dico stavano mejo nell’ottocento, almeno lo sapevano chi je lo metteva in culo, oggi manco quello sappiamo, cinesi? Piemontesi? Americani? Romani? Boooh!.
Si ferma per un po’, con la faccia sconsolata che fissa il vuoto.
-Quando avevo vent’anni ero pieno di passioni, la musica! Solo quella ti dava la forza di vivere. Mi ricordo le litigate coi tozzi, eravamo incazzosi e pieni di vita! Oggi che è rimasto? Niente, siamo troppo vecchi per la musica d’oggi, troppo giovani per contare qualcosa in questo paese di cariatidi. Allora io dico Viva Satana! Almeno il diavolo lasciatemelo!”
Si alza e cammina nervosamente avanti e indietro.
-Lasciatemi almeno il diavolo, alla fine conviene anche a voi avere un reietto da disprezzare e su cui scaricare le proprie frustrazioni!
Si siede nuovamente, con il capo chino. Alla sua destra entra un uomo dalla pelle olivastra, tipica del medio oriente, ha dei capelli lunghi, scuri come la sua folta barba, indossa una veste bianca.
-Che ti succede Beppe?
L’uomo seduto alza lo sguardo.
-Chi sei tu?
-Gesù, quello che sei solito bestemmiare.
L’altro sgrana gli occhi.
-Cos’è una presa per culo? O qualche stupido scherzo televisivo?
-Forse si o forse no, comunque sia non sono qui per questo, sono qui per te.
-Che vuoi il mio pentimento?
Silenzio, Beppe sembra riflettere.
-Ti dirò Gesù o chiunque tu sia, non ho un cazzo di cui pentirmi, ho vissuto la mia vita con i miei errori certo, ma se non li avessi fatti non sarei stato me stesso, solo qualcuno che non voglio essere, quindi in sintesi, non mi pento di un cazzo, puniscimi se ci tieni.
Beppe lancia uno sguardo di sfida, ma dall’altra parte riceve solo un sorriso.
-Ti è piaciuto l’ultimo dei Metallica?
Il quarantenne lo guarda stupito, passa un minuto senza proferire parola, poi infine si decide.
-Death magnetic è un ritorno al passato poco convincente, sa di finto.
-A me è piaciuto, un tentativo di unire passato e presente.
-Senza offesa ma non mi sembri uno che ci capisce molto.
Lo pseudo-Gesù ride.
-Cazzate seguo il metal da quando gli Steppenwolf scrissero Born to be wild. Non capisco questo tuo nichilismo Beppe, escono un sacco di bei album al giorno d’oggi.
Beppe ride di gusto.
-Ormai pure i bambini sanno che il rock è morto, è rimasto solo un cadavere da vendere.
-Quindi tutti i gruppi di giovani che cercano di farsi largo aspettano solo di vendersi? Non credi che abbiano un minimo di amor proprio?
Si ferma un momento, come per dare tempo a Beppe di riflettere.
-Tornando al discorso di prima, ti ricordi quello che dicevo duemila anni fa? ‘Ama il prossimo tuo…
- …Come te stesso’ .
-Bravo, spesso ci si concentra sugli altri o su dio ma si dimentica il punto più fondamentale, amare se stessi! Tu pensa ad amarti, poi vedrai che ti verrà naturale amare gli altri, e non stare a pensare al paradiso o ad altre ricompense, pensa solo a vivere bene.
-La fai semplice, ma come fai ad amarti o anche solo stimarti, quando l’intera società ti considera spazzatura usa e getta.
-Questo non te lo devo dire io, scoprilo da solo, sappi solo che non puoi fallire, solo sbagliare.
-Vedo che hai finito le risposte precisine, ti dirò ti preferisco così.
Beppe sorrise a Gesù.
-Grazie, in ogni modo tu mi veda: filosofo, messia, profeta, uomo; A me interessa una sola cosa, che tu viva meglio la tua vita.
-Terrò in mente le tue parole, un’ultima cosa, ti offendi se continuo a dire Viva Satana?
- Tu di quello che ti pare, ma mi raccomando di non smettere mai di sperare.
Beppe se ne va soddisfatto.
- Son passati duemila anni e ancora non hanno capito; Sò proprio stronzi!

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