lunedì 17 maggio 2010

Orvieto Comics

Bell'edizione quest'anno, ho comprato un sacco di fumetti ottimi (tra cui l'incal) con sommo dolore del mio povero portafogli, ho visto un samurai, tanti bei dischi e un sacco di professionisti di questo mondo in cui mi piacerebbe entrare.
Bon se vi piacciono i post brevi potete smettere di leggere qui.
Suppongo a questo punto siano rimasti a leggere in pochi, pochissimi (oddio non che prima foste tutta sta gran massa), voglio scrivere qualche mia personalissima impressione sui due dibattiti che ho visto. Il primo era sulla situazione del fumetto in italia, c'erano Lorenzo Bartoli, non posso non citare la pistola nella (m)ano XD; Giacomo Bevilacqua, Gabriele Dell'Otto per la Sold Out e Dario Gulli della Starcomics. Il secondo era sulla reltà del fumetto autoprodotto, una realtà che onestamente conoscevo poco. C'erano  Giuseppe Grispello (Ostro Media), Marco Cannavò (Intermadia che tra l'altro organizza l'evento), Chiara Punno (Autrice/Disegnatrice di Orvieto Anno Domini 1313) e Alessando Marzi (http://alessandromarzi84.blogspot.com/). Già singolarmente sono stati molto interessanti, ma in coppia ne è uscito un piccolo spaccato del fumetto italico. Da una parte c'è stata una sorta di autocritica sul poco coraggio delle medie grandi case editrici ma in generale dell'intera italia nel produrre idee nuove e rischiare, tesi un pò contradditoria se posso dire la mia, visto che poi si cercava di giustificarsi additando come molte case editrici non possano permettersi di investire in autori nuovi rischiando di non recuperare l'investimento. Credo che Gulli sia stato onesto però ho l'impressione del cane che si morde la coda e continua a girar in tondo. Nel dibattito sul fumetto autoprodotto sono emersi autori con delle idee ma che non riescono a trovare un'editore, per un mercato troppo saturo? editori poco coraggiosi? anche qui tutti i presenti hanno detto cose diverse. In verità l'unico a difendere gli editori è stato Grispello scelta impopolare in un contesto simile però coraggiosa e che (a mio modesto giudizio) merita rispetto. Gli altri avevano posizioni più o meno critiche verso l'editoria. Mi ha fatto impressione ciò che ha detto Marzi, di come spesso sia determinante una botta di culo nel trovare un'autore o editore a cui non solo il tuo lavoro piaccia ma gli sia anche utile in quel dato momento, dicevo impressione perché dopo questi due giorni mi sembra fottutamente vero. Certo che ho scelto un mondo in cui è facile entrare eh? Forse era meglio che provavo a fare il calciatore... ma anche no!
Sarebbe molto interessante se l'anno prossimo si facesse un dibattito con giovani autori ed autori, editor affermati. Forse ne verrebbe fuori un confronto anche duro, però che dibattito con i controcazzi che sarebbe!

P.s. E magari degli orari più precisi, mi sono letto mezzo fumetto aspettando che incominciasse una discussione asd.

P.p.s. Ho scoperto che Bartoli ha casa nel mio paese, và come è piccolo il mondo!

1 commento:

  1. Tsk, nemmeno sapevo di avere una simile manifestazione vicino casa... faccio schifo.

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